Chi sono e di dove sono Seydou Sarr e Moustapha Fall, protagonisti di Io capitano?

Matteo Garrone ha conquistato il Leone d’Argento per la migliore regia e il premio al miglior attore esordiente con il suo nuovo film, “Io Capitano,” in competizione alla 80° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (30 agosto/9 settembre). Vediamo chi sono e di dove sono Seydou Sarr e Moustapha Fall, protagonisti del film.

Chi è Moustapha Fall

Sulla vita privata di Moustapha Fall abbiamo poche informazioni. Non conosciamo dettagli come la sua età o il nome della moglie, ma alcune delle sue dichiarazioni riguardo al film in cui ha recitato ci permettono di intravedere aspetti più personali della sua vita.

Ad esempio, abbiamo una piccola finestra sul suo rapporto con sua madre, che, dopo la sua esperienza cinematografica, lo ha sostenuto nel perseguire i suoi sogni e gli ha augurato di mantenere sempre alta la testa. Grazie ai guadagni del film, Moustapha ha persino acquistato un terreno per sua madre, consentendole di costruirvi una casa.

Inoltre, Moustapha ha rivelato di vivere a Fregene, una località dove si trova particolarmente bene. Tuttavia, il suo sogno nel cassetto è quello di tentare la fortuna trasferendosi in America.

E Seydou Sarr?

Seydou invece è nato in Senegal ed è attualmente un giovane di 21 anni residente in Italia. È l’unico maschio in una famiglia composta da quattro figli. Curiosamente, la sua situazione familiare presenta somiglianze con quella del protagonista del film “Io Capitano”. La sceneggiatura di questo film tragico trae ispirazione da storie reali di migranti e ha richiesto ben sei mesi per essere completata.

Questo film segna il debutto cinematografico di Sarr. Durante un’intervista, ha rivelato che è stato chiamato per un provino dopo aver trascorso il suo tempo libero studiando e giocando a calcio con gli amici. Non aveva alcuna esperienza di recitazione, ma è riuscito a superare le sfide e ad interpretare il suo ruolo con naturalezza.

Sarr ha ammesso di aver sentito parlare del pericoloso viaggio dei migranti verso l’Europa attraverso i media e le conversazioni familiari, ma non aveva mai pienamente compreso le dimensioni e i rischi associati a questa esperienza. Personalmente, non aveva mai contemplato l’idea di intraprendere un simile viaggio. L’organizzazione Refugees Welcome ha elogiato il film e si è espressa felice per i premi ricevuti a Venezia, sottolineando l’importanza di attirare l’attenzione sulle sfide affrontate dai migranti nel loro difficile percorso verso un nuovo futuro.


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