Christian De Sica a Domenica In: “Invito il governo a pensare anche a noi dello spettacolo”

20 Aprile 2020 Off Di Sara Fonte
Christian De Sica a Domenica In: “Invito il governo a pensare anche a noi dello spettacolo”

Christian De Sica ha chiesto al Governo di non dimenticarsi della gente che lavora nel mondo dello spettacolo, ecco cosa ha detto l’attore

Christian De Sica è stato ospite di Mara Venier a Domenica In tramite collegamento, nella puntata andata in onda ieri 19 aprile 2020 su Rai 1.

Nel video De Sica è apparso con la barba lunga, alla conduttrice ha raccontato che deve girare un film con Siani, ma in questo momento di quarantena per l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo dopo la diffusione del Coronavirus tutto è stato sospeso.

Questo è ciò che l’attore ha spiegato: “Mi sono fatto crescere la barba perché devo girare un film con Alessandro Siani. Le riprese dovevano iniziare ad aprile ma sono saltate. Spero si possa girare quest’estate. È un film di Natale, io ho il ruolo di Babbo Natale”.

Molti personaggi noti del mondo dello spettacolo stanno chiedendo negli ultimi giorni al Governo di fornire informazioni in merito a ciò che ne sarà dei loro impegni professionali. Tiziano Ferro, Alessandra Amoroso, Fiorella Mannoia e Laura Pausini hanno già lanciato un appello al Governo, ieri a Domenica In anche Christian De Sica si è rivolto con un appello al Governo italiano.

L’attore ha detto: Invito il governo a pensare anche a noi gente del mondo dello spettacolo, se ci fermiamo è un macello. Speriamo che si possa riprendere il più presto possibile, oltre a noi ci sono tantissime persone che lavorano dietro le quinte”.

Christian De Sica pensa che in televisione si stia facendo troppa confusione quando si parla di Coronavirus. In merito a ciò ha concluso dicendo: “Parlano troppe persone, non se capisce na mazza. Dovrebbe parlare una sola persona, il ministro della Sanità e farci capire che cosa succede. Non si capisce più niente, bisognerebbe fare un po’ di chiarezza perché la gente è in ansia, c’è confusione”.

Sara Fonte